Come noto, la settimana appena trascorsa ha visto la platea dei lavoratori appartenenti al Bacino “ASU”, siano essi utilizzati in Enti Locali, ASP, Consorzi, BB.CC. o nel privato sociale, gravanti esclusivamente sulle risorse economiche della Regione Siciliana, partecipare fattivamente alle “tre giornate di assemblee sit-in”, indette da queste OO.SS., tenutesi nelle giornate del 20, 21 e 22 luglio u.s.. Pleonastico, ma efficace, risulta rammentare che i Capi di Gabinetto dell’Assessore all’Economia, Avv. Gaetano Armao, e dell’Assessore alla Famiglia, Dott. Antonio Scavone, hanno tempestivamente ricevuto le Parti sociali, ascoltandone le legittime richieste; prendendo impegni verbali di immediata informativa ai propri diretti Organi Governativi. Pertanto, a seguito delle manifestazioni di cui sopra, corredate e supportate dagli incontri precedentemente citati, queste OO.SS. di categoria hanno continuato ad interloquire ininterrottamente con gli Uffici Amministrativi preposti alla risoluzione della problematica afferente il superamento dell’impugnativa dell’art. 36 della L.R. n° 9/2021 – misure per la fuoriuscita e la stabilizzazione del Personale ASU – recentemente ratificata dal Presidente del CdM. Le risultanze di queste interlocuzioni, ci confermano che, in atto, come richieste, ad alta voce, ed auspicato dalle scriventi OO.SS., è in corso un frequente e costruttivo dialogo, di natura squisitamente politica, fra il Governo Regionale ed il Governo Centrale, finalizzato ad eludere la richiesta dell’impugnativa in argomento. Amministrativamente, altresì, ad ulteriore corredo delle “trattative” fra i Governi interessati, apprendiamo che, nei giorni scorsi, l’ing. Sciacca ha provveduto ad inoltrare un fondamentale documento tematico ai competenti Organi dello Stato, dettagliato nella forma e circostanziato sostanzialmente, che, sembrerebbe, ottenere apprezzamento da parte dei tecnici del MEF. Prendendone atto, ci felicitiamo dell’ottimismo profuso dai componenti degli Uffici del Dipartimento Regionale del Lavoro, nella speranza che, a breve termine, la vicenda trovi la corretta e definitiva soluzione; purtuttavia, restiamo cauti nell’esprimere qualsiasi tipo di affermazione, sia nell’augurabile senso positivo della vertenza che, nell’eventualità di un ulteriore riscontro negativo (chiaramente non risulterebbe gradito a noi, come OO.SS., e tantomeno a 4571 lavoratori)! Nell’attesa della definizione del conflitto giuridico-legislativo in atto esistente fra il Governo Regionale ed il Governo Centrale, ed auspicandone il superamento della proposta impugnativa, nelle more dell’agognata e legittima stabilizzazione, abbiamo ribadito e richiesto, con forza, l’utilizzo dei dieci milioni di euro stanziati nell’ultima legge finanzaria – Stanziati per gli ulteriori costi a carico degli Enti che stabilizzeranno, mantenendo almeno la retribuzione attuale di euro 600 nette circa. – per la copertura economica relativa all’integrazione oraria per l’anno 2021. Beninteso, INTEGRAZIONE ORARIA PER TUTTI I 4571 LAVORATORI ASU, ovunque utilizzati, ed equamente redistribuiti! Per essere ancora più chiari: volendo quantificare per grandi numeri, togliendo dubbi volontariamente messi in rete, stiamo chiedendo un’integrazione di oltre € 2000,00 per ogni lavoratore ed ipotizzando un inizio di attività con ore integrative a partire da settembre, potrebbero arrivare oltre € 500,00 al mese per ogni lavoratore fino a fine anno. Naturalmente, qualora il soggetto venisse stabilizzato, la somma residua verrebbe impegnata per la finalità originaria, quindi l’integrazione è utile a dare ristoro ai lavoratori e resta garantita la copertura per la stabilizzazione; al contrario, si rischia di vedere queste somme andare in economia di spesa, cioè la Regione li risparmierebbe, senza nessun vantaggio per i lavoratori. Stiamo lavorando alacremente al fine di impegnare l’ing. Sciacca, così come individuato dal Presidente della V^ Commissione Cultura e Lavoro presso l’ARS, durante l’ultima seduta convocata e svoltasi nel mese di giugno u.s., a formulare, nella forma scritta, l’ immediata richiesta di intervento amministrativo ovvero, se del caso, normativo, per garantire l’integrazione oraria di che trattasi, all’Assessore all’Economia, Avv. Gaetano Armao ed al Ragioniere Generale della Regione Siciliana, Dott. Ignazio Tozzo. Abbiamo riaffermato l’esigenza di limitare quanto più possibile i tempi di attesa e di definizione delle misure richieste, non andando, come termini di decorrenza, oltre lo scoccare del “ferragosto”. Concludiamo rassicurando tutti i lavoratori ASU che nulla è stato lasciato al caso; che in ogni “Tavolo”, distinto per competenze, sono state poste tutte le esigenze reclamate, ad alta voce, dai sindacati e dai lavoratori. In tal senso, apprendiamo da fonti giornalistiche, le parole dell’Assessore alla Famiglia Antonio Scavone – che graditamente riscontriamo -, con le quali afferma di restare in prima linea nella difesa dei diritti dei lavoratori ASU, concordando con i Rappresentanti del Governo Centrale i termini di cessazione dei motivi dell’attuale contesa; al fine di garantire, nel percorso del proprio mandato governativo, il diritto alla “giusta stabilizzazione” del Personale precario appartenente al Bacino “ASU”. Ovviamente, apprezzando tutte le iniziative politico-aministrative messe in campo per la risoluzione della diatriba “de qua”, restiamo vigili in attesa degli sviluppi ufficiali e, nel caso di ulteriori e non auspicati, tantomeno accettabili e condivisibili, rinvii sui tempi che ci siamo prefissati, le nostre battaglie, fatte sul campo, riprenderanno e proseguiranno “ad infinitum”.
Le Segreterie Regionali
Testo in Pdf Comunicato 27 Luglio 2021
